Astronomica Langrenus
Mineral Moon - I colori delle strutture lunari
""Guardando in alto verso la Luna, la sua superficie ci appare solo di diverse tonalità di grigio, almeno all'occhio umano. Ma se si usano i giusti strumenti, la Luna è molto colorata" ha spiegato Mark Robinson, dell'Arizona State University. ""I mari appaiono più rossi in alcuni posti e più blu in altri. Anche se sottili, queste variazioni nella colorazione ci dicono cose importantissime riguardo alla chimica e la geologia dell'evoluzione della superficie lunare. Indicano l'abbondanza di minerali come il ferro e titanio, ma anche la maturità del suolo lunare.""
La nostra Luna è "colorata" ? Veramente sia ad occhio nudo, con un binocolo o attraverso gli oculari di un qualsiasi telescopio, uno dei punti fermi rispetto ai quali nessuno finora si è mai sognato di cambiare opinione è la colorazione della Luna: E' grigia punto e basta, ma se proprio vogliamo concedere qualcosa alla "fantasia", al massimo possiamo ammettere che vi siano varie sfumature grigio/giallastre, oltre al bel pallone giallo/arancio quando sorge in Luna Piena. Tutto è in relazione a "cosa vogliamo vedere" sul nostro satellite: Chi è convinto del "luminoso grigiore lunare", troverà semplice e comodo non discostarsi eccessivamente dalle proprie convinzioni, considerando qualche veloce occhiata nell'oculare di un telescopio alla stregua di una seduta al bar davanti ad un buon bicchiere di "rosso": Per questi "incalliti osservatori del cielo...." risulterà estremamente semplice la correlazione fra qualche bicchiere di vino (bianco o rosso poco importa) ed i colori della Luna.... Ma per chi intende l'osservazione lunare come una piccolissima attività di ricerca (con tutti i limiti del caso, siamo solo astrofili !!) finalizzata ad evidenziare dettagli la cui percezione sfugge ad osservazioni casuali e non sistematiche, le cose non stanno proprio così. Infatti già da alcuni anni vari appassionati si dedicano anche a questo settore dell'osservazione lunare raggiungendo ottimi risultati e con interessanti risvolti nella comprensione della tormentata storia geologica del nostro satellite. Per questo lavoro non sono necessari grandi software (tanto complicati quanto inutili), è sufficiente operare col solito e intramontabile Photoshop: l'importante è lavorare in modo progressivo al fine di percepire le graduali e tenui variazioni nella colorazione delle strutture superficiali del nostro satellite. Pertanto in questa nuova Sezione del mio Sito viene effettuata la pubblicazione di una serie di rielaborazioni di determinate regioni della Luna, partendo da immagini acquisite con la telecamera Imaging Source DBK41 raw a colori con risoluzione di 1280 x 960 senza filtri. Nonostante sia sempre consigliabile effettuare anche osservazioni visuali con l'interposizione alternata di filtri colorati, sempre finalizzate alla eventuale percezione di locali variazioni nelle tenui colorazioni del suolo lunare, ritengo che l'immagine in quanto tale sia esente da qualsiasi interpretazione soggettiva da parte dell'osservatore, dando per scontata la rigorosa applicazione di un processo di elaborazione che sia perfettamente riproducibile anche in caso di eventuali successive verifiche. Personalmente parto sempre da immagini in formato BMP o TIFF ottenute dalla elaborazione dei video acquisiti con la strumentazione specificata in questa pagina.
Ma dove ci conducono i colori della Luna ? Come ben sappiamo, un qualsiasi oggetto ci appare di uno specifico colore in quanto esso rifletterà una certa lunghezza d'onda piuttosto di altre. Al contrario, un foglio di colore bianco diffonde uniformemente tutti i colori della radiazione solare. Il nostro pianeta se osservato dallo spazio ci presenta una differente colorazione in relazione alla composizione chimica del suolo. Analogamente, se l'informazione luminosa e cromatica proveniente dalla Luna viene adeguatamente corretta applicando successivamente un notevole incremento della saturazione (compatibilmente con la conseguente possibile creazione di dannosi artefatti), ciò che otterremo saranno le reali tonalità esistenti sulla superficie lunare, anche in questo caso in stretta relazione con la composizione chimica dei materiali che ricoprono sia le grandi estensioni pianeggianti e gli altipiani, sia le singole strutture superficiali seleniche. L'esigenza di risultati "riproducibili" ci impone di evitare nel modo più assoluto eventuali colorazioni arbitrarie.
Dal materiale visualizzato online risulta che le COLORAZIONI LUNARI del suolo lunare dovrebbero essere così interpretate:
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica molto antiche con scarso contenuto in Ferro e Titanio: Tonalità di colore ROSSO.
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica più recenti: Tonalità di colore BLU.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro con scarso contenuto di Titanio: Tonalità di colore GIALLO/ARANCIO.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro ed elevato contenuto di Titanio: Tonalità di colore BLU.
Oltre a queste principali unità geologiche, vi sono i materiali presenti nei bacini da impatto e nei crateri, che vanno dal colore ROSSO e BLU SCURO dei bacini più antichi, al colore BLU CHIARO dei raggi che si sviluppano radialmente dai crateri meno antichi.
Antichi flussi di lava: Tonalità MARRONE.
Dai colori delle rocce lunari la storia geologica del nostro satellite ? Ecco le immagini !
NB: E' sempre da considerare in ogni caso la REGOLITE, presente sulla Luna con spessore variabile fino a varie decina di metri: Si tratta del materiale di frantumazione dei corpi meteoritici impattati sul suolo lunare mischiati a detriti provenienti dalle rocce basaltiche, sia superficiali che degli strati profondi. Risulta comunque assodato che differenti tipi di rocce (con i rispettivi quantitativi di ferro, titanio, ecc) conducono ad altrettanto differenti colorazioni e tonalità.
Regione del cratere Aristarchus
(Da immagini acquisite in data 03/05/2012 - 02/05/2012 - 10/09/2011 - 21/08/2010)
(Da immagini acquisite in data 09/09/2012 - 08/09/2012 - 02/03/2012 - 01/03/2012 - 12/02/2011)
(Da immagini acquisite in data 10/09/2012 - 02/05/2012)
(Da immagini acquisite in data 04/10/2012 - 05/10/2012)
(Da immagini acquisite in data 02/05/2012)
Regione del cratere Copernicus
(Da immagini acquisite in data 02/03/2012)
(Da immagini acquisite in data 01/03/2012 - 02/03/2012)
NOTA: Questo modesto lavoro è stato realizzato esclusivamente a scopo divulgativo, ben lontano da qualsiasi presunzione di esattezza delle osservazioni e dei dati pubblicati in queste pagine.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno inviare eventuali annotazioni, critiche, consigli, nuove idee, ecc. No perditempo !
Vedere anche: ""Sono questi i veri colori della LUNA ?""
>> Pagina base geologia lunare <<