Astronomica Langrenus
Mineral Moon - I colori delle strutture
lunari:
La regione del mare Imbrium
( Da immagini acquisite in data 01/03/2012 - 02/03/2012 )
La nostra Luna è colorata ? Veramente sia ad occhio nudo, con un binocolo o attraverso gli oculari di un qualsiasi telescopio, uno dei punti fermi rispetto ai quali nessuno finora si è mai sognato di cambiare opinione è la colorazione della Luna: E' grigia punto e basta, ma se proprio vogliamo concedere qualcosa alla "fantasia", al massimo possiamo ammettere che vi siano varie sfumature grigio/giallastre, oltre al bel pallone giallo/arancio quando sorge in Luna Piena. Tutto è in relazione a "cosa vogliamo vedere" sul nostro satellite: Chi è convinto del "luminoso grigiore lunare", troverà semplice e comodo non discostarsi eccessivamente dalle proprie convinzioni, considerando qualche veloce occhiata nell'oculare di un telescopio alla stregua di una seduta al bar davanti ad un buon bicchiere di "rosso": Per questi "incalliti osservatori del cielo...." risulterà estremamente semplice la correlazione fra qualche bicchiere di vino (bianco o rosso poco importa) ed i colori della Luna.... Ma per chi intende l'osservazione lunare come una piccolissima attività di ricerca (con tutti i limiti del caso, siamo solo astrofili !!) finalizzata ad evidenziare dettagli la cui percezione sfugge ad osservazioni casuali e non sistematiche, le cose non stanno proprio così. Infatti già da alcuni anni vari appassionati si dedicano anche a questo settore dell'osservazione lunare raggiungendo ottimi risultati e con interessanti risvolti nella comprensione della tormentata storia geologica del nostro satellite. Per questo lavoro non sono necessari grandi software (tanto complicati quanto inutili), è sufficiente operare col solito e intramontabile Photoshop: l'importante è lavorare in modo progressivo al fine di percepire le graduali e tenui variazioni nella colorazione delle strutture superficiali del nostro satellite. Pertanto in questa nuova Sezione del mio Sito viene effettuata la pubblicazione di una serie di rielaborazioni di determinate regioni della Luna, partendo da immagini acquisite con la telecamera Imaging Source DBK41 raw a colori con risoluzione di 1280 x 960 senza filtri. Nonostante sia sempre consigliabile effettuare anche osservazioni visuali con l'interposizione alternata di filtri colorati, sempre finalizzate alla eventuale percezione di locali variazioni nelle tenui colorazioni del suolo lunare, ritengo che l'immagine in quanto tale sia esente da qualsiasi interpretazione soggettiva da parte dell'osservatore, dando per scontata la rigorosa applicazione di un processo di elaborazione che sia perfettamente riproducibile anche in caso di eventuali successive verifiche. Personalmente parto sempre da immagini in formato BMP o TIFF ottenute dalla elaborazione dei video acquisiti con la strumentazione specificata in questa pagina.
Ma dove ci conducono i colori della Luna ? Come ben sappiamo, un qualsiasi oggetto ci appare di uno specifico colore in quanto esso rifletterà una certa lunghezza d'onda piuttosto di altre. Al contrario, un foglio di colore bianco diffonde uniformemente tutti i colori della radiazione solare. Il nostro pianeta se osservato dallo spazio ci presenta una differente colorazione in relazione alla composizione chimica del suolo. Analogamente, se l'informazione luminosa e cromatica proveniente dalla Luna viene adeguatamente corretta applicando successivamente un notevole incremento della saturazione (compatibilmente con la conseguente possibile creazione di dannosi artefatti), ciò che otterremo saranno le reali tonalità esistenti sulla superficie lunare, anche in questo caso in stretta relazione con la composizione chimica dei materiali che ricoprono sia le grandi estensioni pianeggianti e gli altipiani, sia le singole strutture superficiali seleniche. L'esigenza di risultati "riproducibili" ci impone di evitare nel modo più assoluto eventuali colorazioni arbitrarie.
Dal materiale visualizzato online risulta che le COLORAZIONI LUNARI dovrebbero essere così interpretate:
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica molto antiche con scarso contenuto in Ferro e Titanio: Tonalità di colore ROSSO.
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica più recenti: Tonalità di colore BLU.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro con scarso contenuto di Titanio: Tonalità di colore GIALLO/ARANCIO.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro ed elevato contenuto di Titanio: Tonalità di colore BLU.
Oltre a queste principali unità geologiche, vi sono i materiali presenti nei bacini da impatto e nei crateri, che vanno dal colore ROSSO e BLU SCURO dei bacini più antichi, al colore BLU CHIARO dei raggi che si sviluppano radialmente dai crateri meno antichi.
Antichi flussi di lava: Tonalità MARRONE.
Per le conclusioni in base a quanto emerso da questo lavoro, vedere a fondo pagina
Mare Imbrium (1)
Il settore centrosettentrionale del nostro satellite è occupato da una enorme distesa relativamente pianeggiante: Il mare Imbrium, che con una superficie di 890.000 kmq ed un diametro di 1300 km è la seconda pianura lunare per estensione dopo l'oceanus Procellarum. Come già visto per altri mari lunari, anche Imbrium è un bacino da impatto la cui origine risale alla caduta di un corpo meteoritico con la conseguente formazione di una immensa struttura crateriforme. In seguito a questo vero e proprio cataclisma, grandi masse di materiale lavico ancora allo stato fluido risalirono verso la superficie, mischiandosi con i detriti provenienti dalla frantumazione del meteorite impattante e degli strati rocciosi sia superficiali, sia di quelli più profondi interessati da questo drammatico evento, fino a colmare questa gigantesca depressione. Se osserviamo attentamente i confini di Imbrium, noteremo che questi sono interessati dalle catene montuose del Jura (immediatamente a nord del sinus Iridum), poi procedendo in direzione est e sudest abbiamo in successione i monti Recti, Teneriffe, Alpi, Caucasus, Carpathus: Tutti questi testimoniano quanto oggi rimane delle antichissime pareti di quello che originariamente fu un gigantesco cratere, considerando che sul nostro satellite non esiste la tettonica a zolle come sulla Terra. Ormai colmato di materiali, oggi riporta i segni evidenti dei successivi impatti meteoritici con la conseguente formazione di crateri di vario diametro, lunghi solchi e corrugamenti del suolo. Molto interessante lo sviluppo del grande sistema radiale che dal cratere Copernicus (in basso, fuori quadro) si dirama in tutte le direzioni interessando anche una vasta porzione del mare Imbrium.
(Sopra) Immagine di riferimento: Panoramica sul mare Imbrium acquisita in fase di LUNA PIENA 29/10/2012 - Elaborazione originale | (Sopra) Immagine di riferimento: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 75. |
Immagini da video del 01 Marzo 2012 - Fase di 8 giorni Specifiche della cattura video: Fuoco diretto - NO IR cut - Strumentazione: Maksutov Cassegrain Rumak 255mm F20 - Caratteristiche dei video: Media di 200 su 1000 frames a 7,5 fps - Esp. 1/15 di sec - Y800/RGB24 - Acquisizione 2'13" - Gain 500-600 - Istogramma 200 - Telecamera: IMAGING SOURCE DBK41AU02.AS colori RAW 1280 X 960 - Elaborazione video e somma dei frames: Registax 6 - Elaborazione immagini: Filtri Vawelet di Registax6 + Photoshop |
(Sopra) A: Settore E-SE del mare Imbrium con Eratosthenes, Appennini, Archimedes - Elaborazione originale. | (Sopra) B: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 75. |
(Sopra) C: Settore E-SE del mare Imbrium con Archimedes, Aristillus, monti Spitzbergen - Elaborazione originale. | (Sopra) D: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 75. |
(Sopra) E: Settore E-SE del mare Imbrium con Archimedes e Palus Putredinis - Elaborazione originale. | (Sopra) F: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 75. |
(Sopra) G: Settore E-SE del mare Imbrium con Eratosthenes, Appennini - Elaborazione originale. | (Sopra) H: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 75. |
Mare Imbrium (2)
Immagini da video del 02 Marzo 2012 - Fase di 9 giorni Specifiche della cattura video: Fuoco diretto - NO IR cut - Strumentazione: Maksutov Cassegrain Rumak 255mm F20 - Caratteristiche dei video: Media di 200 su 1000 frames a 7,5 fps - Esp. 1/15 di sec - Y800/RGB24 - Acquisizione 2'13" - Gain 500-600 - Istogramma 200 - Telecamera: IMAGING SOURCE DBK41AU02.AS colori RAW 1280 X 960 - Elaborazione video e somma dei frames: Registax 6 - Elaborazione immagini: Filtri Vawelet di Registax6 + Photoshop |
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Conclusioni: Partendo dall'immagine panoramica acquisita in fase di Luna Piena, in cui possiamo osservare una vasta area del mare Imbrium, notiamo subito come questa grande pianura sia cosparsa di grandi aree dalla colorazione gialla/arancio tipica delle rocce basaltiche ricche di Ferro ma con scarso quantitativo di Titanio. Nella medesima immagine della Luna piena, inoltre, risulta altrettanto evidente anche la presenza di materiali delle pianure, relativamente più recenti, costituiti da rocce basaltiche ricche di Ferro e di Titanio, individuati mediante la colorazione blu (in questo caso con tonalità piuttosto scura). In 01/03/2012-B/D/F/H (che vedete qui sotto), il differente angolo di incidenza della radiazione solare migliora la percezione della colorazione blu rispetto alle aree in cui risulta prevalente il giallo/arancio delle rocce basaltiche ricche di Ferro. Da notare la colorazione gialla/arancio della catena montuosa degli Appennini, in cui le rocce più antiche vennero mischiate alle rocce basaltiche ricche di Ferro, d'altra parte come avvenne in vaste aree del mare Imbrium. In 02/03/2012-L/N/P, appare chiaramente come i vari materiali costituiti dalle rocce basaltiche contenenti vari quantitativi di Ferro e Titanio si mischiarono caoticamente alle rocce più antiche andando poi a colmare l'antico cratere di Imbrium stratificandosi casualmente in base agli avvallamenti e depressioni che ebbero origine in seguito al gigantesco impatto da cui si formò Imbrium.
Dal materiale visualizzato online risulta che le COLORAZIONI LUNARI dovrebbero essere così interpretate:
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica molto antiche con scarso contenuto in Ferro e Titanio: Tonalità di colore ROSSO.
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica più recenti: Tonalità di colore BLU.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro con scarso contenuto di Titanio: Tonalità di colore GIALLO/ARANCIO.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro ed elevato contenuto di Titanio: Tonalità di colore BLU.
Oltre a queste principali unità geologiche, vi sono i materiali presenti nei bacini da impatto e nei crateri, che vanno dal colore ROSSO e BLU SCURO dei bacini più antichi, al colore BLU CHIARO dei raggi che si sviluppano radialmente dai crateri meno antichi.
Antichi flussi di lava: Tonalità MARRONE.
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NOTA: Questo modesto lavoro è stato realizzato esclusivamente a scopo divulgativo, ben lontano da qualsiasi presunzione di esattezza delle osservazioni e dei dati pubblicati in questa pagina.
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno inviare eventuali annotazioni, critiche, consigli, ecc. No perditempo !
Vedere anche: ""Sono questi i veri colori della LUNA ?""