Astronomica Langrenus
Mineral Moon - I colori delle strutture
lunari:
La regione di Aristarchus
( Da immagini acquisite in data 03/05/2012 - 02/05/2012 - 10/09/2011 - 21/08/2010 )
La nostra Luna è colorata ? Veramente sia ad occhio nudo, con un binocolo o attraverso gli oculari di un qualsiasi telescopio, uno dei punti fermi rispetto ai quali nessuno finora si è mai sognato di cambiare opinione è la colorazione della Luna: E' grigia punto e basta, ma se proprio vogliamo concedere qualcosa alla "fantasia", al massimo possiamo ammettere che vi siano varie sfumature grigio/giallastre, oltre al bel pallone giallo/arancio quando sorge in Luna Piena. Tutto è in relazione a "cosa vogliamo vedere" sul nostro satellite: Chi è convinto del "luminoso grigiore lunare", troverà semplice e comodo non discostarsi eccessivamente dalle proprie convinzioni, considerando qualche veloce occhiata nell'oculare di un telescopio alla stregua di una seduta al bar davanti ad un buon bicchiere di "rosso": Per questi "incalliti osservatori del cielo...." risulterà estremamente semplice la correlazione fra qualche bicchiere di vino (bianco o rosso poco importa) ed i colori della Luna.... Ma per chi intende l'osservazione lunare come una piccolissima attività di ricerca (con tutti i limiti del caso, siamo solo astrofili !!) finalizzata ad evidenziare dettagli la cui percezione sfugge ad osservazioni casuali e non sistematiche, le cose non stanno proprio così. Infatti già da alcuni anni vari appassionati si dedicano anche a questo settore dell'osservazione lunare raggiungendo ottimi risultati e con interessanti risvolti nella comprensione della tormentata storia geologica del nostro satellite. Per questo lavoro non sono necessari grandi software (tanto complicati quanto inutili), è sufficiente operare col solito e intramontabile Photoshop: l'importante è lavorare in modo progressivo al fine di percepire le graduali e tenui variazioni nella colorazione delle strutture superficiali del nostro satellite. Pertanto in questa nuova Sezione del mio Sito viene effettuata la pubblicazione di una serie di rielaborazioni di determinate regioni della Luna, partendo da immagini acquisite con la telecamera Imaging Source DBK41 raw a colori con risoluzione di 1280 x 960 senza filtri. Nonostante sia sempre consigliabile effettuare anche osservazioni visuali con l'interposizione alternata di filtri colorati, sempre finalizzate alla eventuale percezione di locali variazioni nelle tenui colorazioni del suolo lunare, ritengo che l'immagine in quanto tale sia esente da qualsiasi interpretazione soggettiva da parte dell'osservatore, dando per scontata la rigorosa applicazione di un processo di elaborazione che sia perfettamente riproducibile anche in caso di eventuali successive verifiche. Personalmente parto sempre da immagini in formato BMP o TIFF ottenute dalla elaborazione dei video acquisiti con la strumentazione specificata in questa pagina.
Ma dove ci conducono i colori della Luna ? Come ben sappiamo, un qualsiasi oggetto ci appare di uno specifico colore in quanto esso rifletterà una certa lunghezza d'onda piuttosto di altre. Al contrario, un foglio di colore bianco diffonde uniformemente tutti i colori della radiazione solare. Il nostro pianeta se osservato dallo spazio ci presenta una differente colorazione in relazione alla composizione chimica del suolo. Analogamente, se l'informazione luminosa e cromatica proveniente dalla Luna viene adeguatamente corretta applicando successivamente un notevole incremento della saturazione (compatibilmente con la conseguente possibile creazione di dannosi artefatti), ciò che otterremo saranno le reali tonalità esistenti sulla superficie lunare, anche in questo caso in stretta relazione con la composizione chimica dei materiali che ricoprono sia le grandi estensioni pianeggianti e gli altipiani, sia le singole strutture superficiali seleniche. L'esigenza di risultati "riproducibili" ci impone di evitare nel modo più assoluto eventuali colorazioni arbitrarie.
Dal materiale visualizzato online risulta che le COLORAZIONI LUNARI dovrebbero essere così interpretate:
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica molto antiche con scarso contenuto in Ferro e Titanio: Tonalità di colore ROSSO.
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica più recenti: Tonalità di colore BLU.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro con scarso contenuto di Titanio: Tonalità di colore GIALLO/ARANCIO.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro ed elevato contenuto di Titanio: Tonalità di colore BLU.
Oltre a queste principali unità geologiche, vi sono i materiali presenti nei bacini da impatto e nei crateri, che vanno dal colore ROSSO e BLU SCURO dei bacini più antichi, al colore BLU CHIARO dei raggi che si sviluppano radialmente dai crateri meno antichi.
Antichi flussi di lava: Tonalità MARRONE.
Per le conclusioni in base a quanto emerso da questo lavoro, vedere a fondo pagina
1) Aristarchus Plateau
Il grande quadrilatero roccioso di origine vulcanica di circa 200 km di lunghezza situato nel settore NW della luna nell'Oceanus Procellarum a breve distanza dal mare Imbrium, delimitato a nord dalla catena dei monti Agricola, con la Valle di Schroter in posizione centrale ed i crateri Herodotus e Aristarchus sul lato meridionale di questo altopiano posto ad un'altezza di circa 2000 metri sull'immensa pianura circostante. Per ogni singola data, viene pubblicata una serie di immagini contestualmente alla progressività nell'applicazione dei vari parametri della rielaborazione, i cui rispettivi dati tecnici vengono indicati in corrispondenza di ogni singola immagine. Per le conclusioni finali in merito ai risultati di questo modesto lavoro, vedere le annotazioni a fondo pagina.
Immagini da vari video del 03 Maggio 2012 - Fase di 12 giorni Specifiche della cattura video: Fuoco diretto - NO IR cut - Strumentazione: Maksutov Cassegrain Rumak 255mm F20 - Caratteristiche dei video: Media di 200 su 1000 frames a 7,5 fps - Esp. 1/13 di sec - Y800/RGB24 - Acquisizione 2'13" - Gain 500-600 - Istogramma 200 - Telecamera: IMAGING SOURCE DBK41AU02.AS colori RAW 1280 X 960 - Elaborazione video e somma dei frames: Registax 6 - Elaborazione immagini: Filtri Vawelet di Registax6 + Photoshop |
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(Sopra) A: Panoramica della regione lunare con Aristarchus Plateau nell'Oceanus Procellarum, elaborazione originale. |
(Sopra) B: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 70. A differenza dell'immagine "A", in "B" la colorazione è più che evidente. Infatti il quadrilatero di Aristarchus Plateau viene perfettamente isolato dal contesto dell'Oceanus Procellarum, di cui le rispettive tonalità ne testimoniano la differente storia geologica. |
(Sopra) C: In primo piano Aristarchus Plateaeu. Nonostante si tratti di una immagine con elaborazione originale, sembra di scorgere un tenue colore azzurro molto chiaro in corrispondenza del cratere Aristarchus ed a nord di esso. |
(Sopra) D: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON. A differenza della precedente immagine "C", si nota un incremento del colore azzurro chiaro in corrispondenza dei crateri Herodotus ed Aristarchus, esteso anche alla zona posta a nord di quest'ultimo. La regione circostante pare abbia assunto una lievissima tonalità grigio/azzurra, ma questa è solo un'opinione personale. |
(Sopra) E: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 70. Si assiste ad un netto incremento della colorazione di questa regione lunare. In particolare risulta accentuato l'azzurro dei crateri Herodotus ed Aristarchus, oltre alla zona a nord di quest'ultimo. E' interessante notare come questo colore azzurro sia presente anche lungo il solco della Valle di Schroter. Una tonalità bluastra mischiata a chiazze giallo/arancio prevale nella pianura circostante, mentre l'altopiano di Aristarchus Plateau si mostra maggiormente "staccato" dal contesto geologico dell'Oceanus Procellarum con una colorazione più scura. |
(Sopra) F: In questa immagine, oltre all'elaborazione originale, è stato applicato solo l'incremento della saturazione fino al valore di + 70, tralasciando le varie opzioni specificate nelle precedenti immagini. Il risultato finale appare nettamente differente infatti, mentre la colorazione azzurra si è drasticamente attenuata, il paesaggio lunare circostante ha assunto una tonalità verdastra vagamente uniforme e con chiazze più scure. |
2) Zona E-SE cratere Aristarchus |
Immagini da vari video del 02 Maggio 2012 - Fase di 11 giorni Specifiche della cattura video: Fuoco diretto - NO IR cut - Strumentazione: Maksutov Cassegrain Rumak 255mm F20 - Caratteristiche dei video: 200/1000 frames a 7,5 fps - Esp. 1/13 di sec - Y800/RGB24 - Acquisizione 2'13" - Gain 500 -600 - Istogramma 200 Telecamera: IMAGING SOURCE DBK41AU02.AS colori RAW 1280 X 960 - Elaborazione video e somma dei frames: Registax 6 - Elaborazione immagini: Filtri Vawelet di Registax6 + Photoshop |
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(Sopra): Panoramica della regione lunare con Aristarchus in prossimità del terminatore, elaborazione originale. | (Sopra) A: Elaborazione originale, la tonalità di fondo non è stata modificata. |
(Sopra) B: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON. Il risultato è la completa scomparsa della precedente tonalità. |
(Sopra) C: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 70. Tonalità verdastre/arancio nella pianura circostante dell'Oceanus Procellarum, colore azzurro in corrispondenza di Aristarchus e blu scuro nella zona posta immediatamente a sud e a nord di quest'ultimo cratere. |
(Sopra) D: Anche in questa immagine, oltre all'elaborazione originale, è stato applicato solo l'incremento della saturazione fino al valore di + 70, tralasciando le varie opzioni specificate nelle precedenti immagini. Il risultato finale appare nettamente differente infatti, mentre qualsiasi altra colorazione in questo caso risulta completamente cancellata, il paesaggio lunare ha assunto un netto colore verde chiaro vagamente uniforme in cui vi si scorgono deboli chiazze con differente albedo. |
(Sopra) E: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON. Il risultato è la completa scomparsa della precedente tonalità. |
(Sopra) F: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 75. Molto netta la colorazione dopo questo procedimento. Infatti, si val blu intenso a sud di Aristarchus fino all'azzurro in corrispondenza di quest'ultimo. Procedendo in direzione E/SE invece, la colorazione blu della pianura assume tonalità di colore giallo/arancio aventi differente albedo. |
3) Regione Valle di Schroter - Aristarchus /1° |
Vallis SCHROTER - Rima MARIUS del 10 Settembre 2011 - 22h 26' - Fase di 13 giorni Specifiche della cattura video: Fuoco diretto + filtro IR cut - Strumentazione: Maksutov Cassegrain Rumak 255mm F20 - Caratteristiche video: 7,50 fps - Esp. 1/13 di sec - YUY2/RGB24 - Acquisizione Telecamera: IMAGING SOURCE DBK41AU02.AS colori RAW 1280 X 960 2'40" - Elaborazione video e somma dei frames: Registax 5.1.9.2 - Elaborazione immagini: Filtri Vawelet di Registax5 + Photoshop |
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(Sopra) A: Elaborazione originale, la tonalità di fondo non è stata modificata. |
(Sopra) B: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON. Il risultato non si discosta dalla precedente immagine "A". |
(Sopra) C: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 70. In questo caso l'incremento del colore si è curiosamente rivelato decisamente "debole". Comunque colorazione azzurra in corrispondenza dei crateri Herodotus ed Aristarchus, con lieve tonalità tendente al blu con chiazze verde scuro nell'Oceanus Procellarum. Isolato dal contesto locale l'altopiano di Aristarchus Plateau con una colorazione violacea, ulteriore conferma della differente storia geologica di questa interessantissima struttura lunare. |
(Sopra) D: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 85. La decisione di portare l'incremento della saturazione al livello di + 85, è motivato dal fatto che nel precedente passaggio (immagine "D") un valore di saturazione pari a + 70 si è rivelato notevolmente debole. Pertanto in questo caso è stato raggiunto un consistente incremento della colorazione, utile per una migliore individuazione delle differenti componenti del suolo lunare. |
(Sopra) E: Anche in questa immagine, oltre all'elaborazione originale, è stato applicato solo l'incremento della saturazione fino al valore di + 70, tralasciando le varie opzioni specificate nelle precedenti immagini. Il risultato finale appare nettamente differente infatti, mentre rimangono presenti tracce di colore azzurro nel cratere Aristarchus, il paesaggio lunare ha assunto un netto colore verde vagamente uniforme in cui vi si scorgono deboli chiazze con differente albedo. |
4) Regione Valle di Schroter - Aristarchus / 2° |
Aristarchus - Toscanelli del 21 Agosto 2010 - Fase di 19 giorni Specifiche della cattura video: Fuoco diretto + filtro IR cut - Strumentazione: Maksutov Cassegrain Rumak 255mm F20 - Caratteristiche video: 3 fps - Tempo di cattura 1'18" - esp. 1/4 di sec - Telecamera: IMAGING SOURCE -Elaborazione video e somma dei frames: Registax5.1.9.2 DBK41AU02.AS colori RAW 1280 X 960 - Elaborazione immagini: Filtri Vawelet di Registax4 e Photoshop |
(Sopra) A: Elaborazione originale, la tonalità di fondo non è stata modificata. Curiosamente è percepibile una lieve tonalità azzurra/violacea in corrispondenza dei crateri Herodotus ed Aristarchus. |
(Sopra) B: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON. Il risultato non si discosta molto dalla precedente immagine "A" tranne una tenue colorazione azzurra/violacea diffusa, più intensa in corrispondenza dei crateri Herodotus ed Aristarchus. |
(Sopra) C: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 40. Diffusa tonalità bluastra/violacea, più accentuata in corrispondenza dei crateri Herodotus ed Aristarchus. Si notano chiaramente anche varie chiazze di colore giallo/arancio. |
(Sopra) D: Sono state applicate le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione + 55. Risultato come immagine "C", ma con accentuazione delle chiazze di colore giallo/arancio. |
(Sopra) E: Anche in questa immagine, oltre all'elaborazione originale, è stato applicato solo l'incremento della saturazione fino al valore di + 70, tralasciando le varie opzioni specificate nelle precedenti immagini. Risultato come la precedente immagine "D". |
Conclusioni: Al termine di questo lavoro, non rimane altro che effettuare una valutazione complessiva di quelli che potrebbero essere definiti i "risultati" in seguito al processo di rielaborazione, i cui dati tecnici dettagliati sono stati illustrati nelle precedenti immagini pubblicate in questa pagina (vedere più sopra). Qui di seguito (se osservate da sinistra a destra in senso orizzontale), sono stati riuniti i risultati ottenuti applicando le seguenti opzioni: Regolazioni / Corrispondenza colore / Luminanza 100 / Intensità colore 200 / Dissolvenza 0 / Neutralizza ON / Saturazione. Analizzando le immagini della fila superiore appare subito evidente come il grande quadrilatero dell'altopiano di Aristarchus Plateau assuma sempre (almeno nei casi citati) una colorazione più intensa rispetto al circostante Oceanus Procellarum, anche se è doveroso precisare che, nonostante la procedura di rielaborazione sia stata condotta in modo rigorosamente uniforme, le tonalità di colore appaiono senza dubbio differenti, in modo particolare vedere il confronto fra le immagini 10/09/2011-D e 03/05/2012-E. La tonalità rossa dell'altopiano dovrebbe testimoniare la presenza di rocce anortositiche molto antiche povere di Titanio e Ferro, mentre il blu nella piana di Procellarum rivela rocce basaltiche e anortositiche relativamente recenti con elevato quantitativo di Titanio e Ferro. Molto interessante osservare come nell'immagine 02/05/2012-F prevalga una intensa colorazione blu a sud del cratere Aristarchus, mentre procedendo in direzione E-SE al blu delle più recenti rocce basaltiche e anortositiche della pianura, si sovrappone una tonalità gialla/arancio tipica delle rocce basaltiche più antiche, ricche di Ferro ma con scarso contenuto di Titanio. Una costante praticamente fissa è costituita dalla presenza di una netta colorazione azzurra sull'angolo SE di Aristarchus Plateau, intensa in corrispondenza del cratere Aristarchus ma estesa sia in direzione del cratere Herodotus, sia lungo il lato orientale del medesimo altopiano. Questo potrebbe essere posto in relazione alla giovane età del cratere Aristarchus (450 milioni di anni). Un caso a parte è costituito dall'immagine 21/08/2010-D, in cui prevalgono tonalità giallo/arancio anche intense mischiate al blu le quali interessano decisamente anche l'area di Aristarchus Plateau. Nella seconda fila di immagini qui sotto invece, sono riportati i risultati ottenuti in seguito all'incremento della saturazione applicato direttamente sull'originale, omettendo la già citata fase "Corrispondenza colore/Luminanza/Intensità colore/Dissolvenza/Neutralizza". Questa modalità operativa ha evidenziato una decisa colorazione verde, pur con varie sfumature, salvo l'ulteriore conferma della tonalità azzurra in corrispondenza del cratere Aristarchus (immagini 10/09/2011-E, 02/05/2012-F), ad eccezione dell'immagine 02/05/2012-D in cui anche quest'ultimo cratere ci appare verde. Le immagini 21/08/2010-D e 21/08/2010-E hanno curiosamente confermato il medesimo risultato in entrambe le metodologie operative sopra descritte. In base ai risultati conseguiti, mi sento di affermare che l'esatta metodologia consiste nell'applicazione dell'intero procedimento, evitando di effettuare l'incremento della saturazione partendo direttamente dall'immagine originale in quanto la conseguente prevalente colorazione verde può essere considerata come un vero e proprio "artefatto" fornendo una falsa informazione cromatica (salvo eventuali pareri contrari....ovviamente).
Furono effettuate osservazioni spettroscopiche da parte della sonda Clementine al fine di realizzare una mappa relativa ai minerali presenti in Aristarchus. Queste rilevazioni accertarono che il picco centrale del cratere è costituito da una roccia magmatica composta da Feldspato Plagioclasico, definito anche Anortosite, mentre la cerchia esterna delle pareti di Aristarchus è costituita da Troctolite contenete Plagioclasio e Olivina.
Dal materiale visualizzato online risulta che le COLORAZIONI LUNARI dovrebbero essere così interpretate:
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica molto antiche con scarso contenuto in Ferro e Titanio: Tonalità di colore ROSSO.
Zone altimetricamente elevate (Altipiani, ecc) con rocce di anortosite gabbrica più recenti: Tonalità di colore BLU.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro con scarso contenuto di Titanio: Tonalità di colore GIALLO/ARANCIO.
Mari lunari, con età da circa 3,9 a 1 miliardo di anni, costituiti prevalentemente da rocce basaltiche ricche di Ferro ed elevato contenuto di Titanio: Tonalità di colore BLU.
Oltre a queste principali unità geologiche, vi sono i materiali presenti nei bacini da impatto e nei crateri, che vanno dal colore ROSSO e BLU SCURO dei bacini più antichi, al colore BLU CHIARO dei raggi che si sviluppano radialmente dai crateri meno antichi.
Antichi flussi di lava: Tonalità MARRONE.
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NOTA: Questo modesto lavoro è stato realizzato esclusivamente a scopo divulgativo, ben lontano da qualsiasi presunzione di esattezza delle osservazioni e dei dati pubblicati in questa pagina.
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno inviare eventuali annotazioni, critiche, consigli, ecc. No perditempo !
Vedere anche: ""Sono questi i veri colori della LUNA ?""