La regione lunare di
Herodotus e Aristarchus
-
Regione lunare di eccezionale interesse sia dal punto di vista geologico che
morfologico centrata su Aristarchus, un cratere di 41 km di diametro con
pareti alte fino a 3000 metri. L’appellativo di punto più luminoso di tutta
la superficie lunare è dovuto alla notevole presenza di materiali ad
elevatissima albedo sia all’interno del cratere stesso sia all’esterno nella
zona immediatamente circostante, con una curiosa prevalenza di questi in
modo particolare verso ovest in direzione di Herodotus. La presenza di tali
materiali altamente riflettenti è tipica di una struttura relativamente
recente, la cui origine risale al periodo geologico Copernicano, non oltre
un miliardo di anni fa. In netto e stridente contrasto con tali ejecta
altamente riflettenti, dobbiamo considerare che ci troviamo su
Aristarchus-Plateau, un vasto altipiano costituito da materiali a bassa
albedo la cui differente composizione rispetto alla regione immediatamente
circostante ne rivela un’origine derivante dall’accumulo di una parte degli
ejecta espulsi nel gigantesco impatto da cui si formò il grande bacino di
Imbrium. L’area interessata da questo “plateau”, nel settore nordovest della
Luna, si estende dai crateri Aristarchus – Herodotus in direzione nord fino
in prossimità dei monti Agricola, una catena montuosa molto allungata e
stretta estesa per circa 160 km in direzione nordest-sudovest. Nella zona è
noto il solco della Vallis Schrotery esteso per circa 160 km. Telescopio Mak
Rumak 255mm f20 + Zwo ASI 224MC.
-
La zona dei crateri Herodotus ed Aristarchus ripresa il 19-07-2016 circa tre
ore prima del plenilunio. In fase di acquisizione la luminosità è stata
impostata con tre differenti valori al fine di visualizzare l'eventuale
modifica dei dettagli in Aristarchus e nell'area immediatamente adiacente al
cratere, non era proprio questo il caso di "belle" quanto inutili immagini.
E' stato molto più importante abbattere drasticamente la notevole
sovraesposizione di questo cratere, estremamente dannosa quando si cerca di
osservarne la morfologia. Telescopio Maksutov Rumak 250mm F20 + camera I.S.
DBK41.
>> Pagina base Sezione Luna <<